Project Description
Chi corre più di un miglio da Casteggio verso Santa Giuletta o meno di un miglio da Santa Giuletta verso Casteggio, si trova una bella villa chiamata Verzate che fa parte della Parrocchia di Torricella. Di qui volgendo lo sguardo verso levante gli si apre dinnanzi una piccola valle o dirò meglio un seno circondato da amene colline tutte coperte da lussureggianti vigneti. In mezzo a questa valle, alla distanza di mille passi da Verzate, si innalza un piccolo monte tutto isolato che domina l’ampia vallata del Po, composto da un gran masso di pietra calcarea, alle cui falde verso il mezzodì giace il paese di Torricella così chiamato da una torre che vi esisteva…” La torre esiste ancora e Torricella prende il nome da questa torre Saracena che è a ridosso della Chiesa parrocchiale e dell’annesso Santuario, posto nel punto più elevato del borgo. Davanti al sagrato del Santuario, ai piedi della scalinata, si dispongono ad anfiteatro le 14 cappelle della Via Crucis che rappresentano con forte espressività le stazioni con 52 statue in terracotta policroma e figure in bassorilievo che emergono dal fondale dipinto. La presenza di questo complesso, con l’unica Scala Santa della zona, costruita su terra santa di Palestina, fa rientrare il Santuario nel novero dei Sacri Monti. Dalla vallata si può salire a piedi lungo l’antica Via dei Sette Dolori della beata Vergine, accompagnati da sette piccole edicole. Il nome Torricella è anteriore al secolo XIII; infatti i primi cenni risalgono al 972 d.C., all’epoca di Ottone I di Sassonia, che donò i beni fondiari al Papa, facenti parte del Monastero della Croce, fra cui Oliva, Montalto, Mairano e appunto Torricella. In seguito il feudo di Montalto fu acquistato dalla famiglia Belcredi e i discendenti di questa famiglia verso il 1350 possedevano tre castellanze, di cui una era Torricella, munita di una Torre di avvistamento e di un vero e proprio sistema difensivo fortificato.