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Golferenzo, secondo l’opinione dominante, fu fondata dai popolazioni celtiche. Il Maragliano sostiene che il suo nome deriva dall’unione dei due vocaboli celtici “goro” (che avrebbe significato “terra”) e “frin” (che avrebbe indicato il “monte”). Federico Barbarossa, nella sua opera di redistribuzione dei feudi, aveva deciso di destinare Golferenzo ai pavesi, e Federico II aveva confermato l’assegnazione, ma nel 1216 le truppe di Milano e Piacenza, tra loro alleate contro Pavia, entrarono in paese, Golferenzo iniziò così a essere coinvolto suo malgrado in una guerra che fu molto nociva al paese: oltre a dover sopportare scorrerie da parte delle truppe in campo, Golferenzo fu colpito da contagi e carestie. Golferenzo fu signoria della nobile e potente famiglia dei Belcredi, che unitamente alle terre di Brignano, Curano, Casalino, Cassolnovo, Vilanova, Cassolvecchio Monfalto e Montecalvo tenne in soggezione anche quello di Golferenzo. Tale feudo venne elevato a marchesato . Golferenzo è elencato tra le terre che l’imperatore Federico I pose nel 1164 sotto il dominio pavese; questo dovrebbe indicare che questo luogo dovesse avere un proprio castello con autonoma giurisdizione. In epoca successiva, con il vicino Volpara, condivise le sorti di Montecalvo Versiggia, posseduto dal XIV secolo dai Beccaria di un ramo locale, disceso da Messer Fiorello, e passato poi al ramo di Montebello. Nel 1690 Golferenzo fu venduto ai Belcredi, sempre insieme a Montecalvo; tuttavia la frazione Pizzofreddo, che apparteneva a Golferenzo, in quel frangente passò con Soriasco ai Gambarana, restando definitivamente staccata da Golferenzo. Il feudo di Montecalvo con Volpara e Golferenzo durò fino al 1797, quando il feudalesimo fu abolito.