Project Description

Stradella, dall’antico stricta via, di antico non ha certo solo il nome. Il suo centro, di probabili origini romane, si trova sul tracciato della via Postumia.
Qui, in posizione isolata in cima al poggio, si trova la Rocca di Montalino che, attualmente adibita a residenze private, presenta finestre differenti per foggia e struttura ed un loggiato cinquecentesco chiuso in seguito alla realizzazione di una veranda. Teatro di scontri tra i Piancentini e Pavesi, verso la fine del 1200 il borgo venne saccheggiato ed incendiato, cosicché, nel 1300, il Vescovo Guido di Langosco fece costruire a sua difesa le grandi mura di mattoni lunghe un miglio, entro le quali, successivamente, i Visconti fecero erigere la Rocca inferiore. La Rocca inferiore, acquistata dal Comune, venne abbattuta per aprire la piazza del mercato, e con essa il commercio di prodotti agricoli – tra cui l’ottimo vino – e i tessuti filati e tinti in paese. Sulla piazza, risparmiata dalle rivoluzioni armate, svetta ancora l’imponente simbolo di Stradella, la Torre civica. Poco distante dalla Torre merlata, si possono inoltre ammirare la bella sede del municipio, il seicentesco Palazzo Isimbardi, e la Parrocchiale. Passando per Stradella, val poi la pena visitare anche i suoi musei: il Museo della Fisarmonica ed il Museo Naturalistico. Le particolari condizioni di Stradella, così chiamata per la prima volta in un atto di vendita del 1029, diventata borgo vescovile, la misero al riparo dalle distruzioni nelle guerre del Barbarossa ma non dall’ondata di saccheggi durante gli scontri fra pavesi e piacentini. l Savoia tornarono nel 1815 dopo la definitiva sconfitta di Napoleone e ripresero ad amministrare un Borgo che mostrava di volersi sviluppare, produrre e progredire nell’ordine. Fu avviata una profonda revisione urbanistica con la demolizione delle due porte, con il tracciato della Strada Nuova parallelo alla vecchia Romera, con la costruzione del Teatro e, poco dopo, dell’ospedale Gazzaniga. La costruzione della prima linea ferroviaria Tortona-Stradella nel 1854 fu un fattore decisivo per il progresso come lo fu la presenza di Agostino Depretis, la cui attività fu dedicata, oltre che alla politica e al governo, anche ai problemi dell’OItrepò e di Stradella, suo collegio elettorale. La sua notorietà si appoggia su quattro robusti pilastri: la posizione geografica, il vino, la figura di Depretis e la prestigiosa fisarmonica. Con questi quattro elementi Stradella ha fatto la sua Storia.

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